<%@ Page Language="C#" ContentType="text/html" ResponseEncoding="iso-8859-1" %> Le Manifestazioni - Prove Calamità_Materdomini
Terremoto dell'Irpinia
   
1980 - Terremoto in Irpinia

Il 23 novembre un fortissimo terremoto investe un’area di 17.000 Kmq. Le cifre della tragedia sono pesantissime: 2.914 i corpi recuperati, 10.000 i feriti, 280.000 i senzatetto. I Vigili del Fuoco intervengono sul territorio con 4.300 unità e oltre 1.000 mezzi. Erano le 19.35 del 23 novembre 1980, quando due scosse sismiche a distanza di pochi secondi una dall'altra sconvolsero per un interminabile minuto e venti secondi una vasta area dell'Appennino meridionale, a cavallo tra l'Irpinia e la Basilicata. Scosse del decimo grado della scala Mercalli che causarono oltre 2.000 morti, 10.000 feriti, 300.000 senza tetto. Furono cancellate oltre 77mila costruzioni in 686 comuni ed altre 275.000 rimasero gravemente danneggiate. Lioni, Laviano, Sant'Angelo dei Lombardi, Conza, Lioni, Teora, Pescopagano... interi paesi scomparvero in pochi istanti. Paesi dai nomi quasi sconosciuti, fino a ieri; ora scolpiti nella memoria. Migliaia furono i volontari accorsi da ogni parte d'Italia e del mondo. Le sovvenzioni per la ricostruzione (60.000 miliardi di vecchie lire se si include anche la zona di Napoli) causarono in seguito altri terremoti, quelli politici per gli scandali per la ricostruzione.